mercoledì 23 dicembre 2015

Tanta solidarietà e magia a Zuccheropoli


Nel 1989 iniziare a raccogliere bustine di zucchero diventò una piacevole abitudine, un bel diversivo e forse anche un antistress.

Ora, a distanza di 26 anni, stento quasi a credere di averle viste in bella mostra per due giorni, il 19 e il 20 Dicembre u.s., al Tempietto del Sangue, ammirate da grandi e piccini, e addirittura protagoniste della mia fiaba “La prima volta a Zuccheropoli”.
 

 
 
 

Ma c’è di più! In realtà, la cosa straordinaria è che una passione, una semplice collezione,  sia stata il pretesto per una due giorni di solidarietà a favore del progetto VITE CORAGGIOSE della nuova Fondazione del Bambin Gesù, di incontri interessanti, piacevoli chiacchierate e meravigliosi sorrisi di tanti bambini.

 Un suggestivo Tempietto bramantesco a fare da cornice a tante iniziative, quali laboratori di disegno curati dalla maestra Daniela Menaldo, mini conferenze su alimentazione e patologie infantili a cura della dottoressa Claudia Manzato, sul senso e il linguaggio delle fiabe con la straordinaria Maria Lanciotti, sulle proprietà del miele, spiegate ai bambini magistralmente da Nerina Mazzeo, e sulla storia del suggestivo Tempietto e le 2 campane custodite al suo interno dallo studioso Tonino Parmeggiani.  

 


Un evento che aveva come slogan: per non smettere di sognare un mondo migliore!

 
Un mercatino allestito per l’occorrenza, ricco di oggettini realizzati a mano da instancabili e preziosissime collaboratrici, che ha permesso ai numerosi visitatori di sostenere la causa e sentirsi parte di un sogno, portando a casa con sé un souvenir da Zuccheropoli!




 

Insomma, una vera fiaba vissuta tutti insieme, a 5 giorni dal Natale.

Un via vai di persone, di momenti unici, di attimi ricchi di emozione da collezionare per il futuro.

 
Sono riuscita anche a “sparire” per un breve istante e, nascosta dietro l’imponente sipario rosso che custodiva la fiaba, mi sono soffermata a guardare gli occhi di alcuni bambini presenti che osservavano con stupore la bacchetta magica, gli addobbi colorati che scendevano dal soffitto, e l’alberello di bustine di zucchero, e ho provato un po’ di invidia…

Che bello sarebbe poter guardare ancora il mondo con gli occhi di un bambino e, con semplicità, sorridere e piangere ogni volta senza artifici, senza malizia, senza cattiveria…

 
Vorrei concludere ringraziando innanzi tutto Mons. Don Gino Orlandi che ci ha permesso di vivere questa avventura in una così imponente struttura, e poi tutti coloro che hanno partecipato attivamente al progetto, anche solo con delle bustine di zucchero che negli anni hanno arricchito la mia collezione.

Un grazie speciale va anche ai numerosi visitatori, dal più piccolo al più grande, che hanno condiviso con me questo “primo viaggio a Zuccheropoli”, ma soprattutto alle meravigliose Fatine di Zuccheropoli (Marina, Katia, Sara e Roberta) sempre sorridenti e disponibili e a tutto lo Staff al completo, anche chi è rimasto dietro le quinte (Vincenzo, Roberta, Carmen, Filippo, Maria Rita, Damiana, Simona, Giuliana, Alessandro, Massimo, Tiziana), ma altrettanto prezioso e insostituibile per la ottima riuscita dell’evento.
 
L'ultimo ringraziamento va alla mia nipotina Benedetta, che mi ha ispirato la Fiaba e  mi ha permesso di giungere a Zuccheropoli... 








 

 







 
Grazie di cuore a tutti!
 
Rossella

Nessun commento:

Posta un commento